Paramirum, Trattato sulle cinque cause di malattia, Paracelso – a cura di Carlo Conti – Edizioni Enea
Il Paramirum (scritto nel 1531) è considerato da tutti gli studiosi un libro fondamentale per la comprensione della visione dell’arte medica e della terapia che sosteneva l’operatività di Paracelso.
Questo testo è infatti dedicato alla definizione dei compiti e delle qualità che sono proprie del medico, approfondendo in modo particolare l’indagine sulle cause e sulle ragioni dei processi morbosi.
Dopo aver compiuto un’interessante analisi sulle diverse modalità con cui i terapeuti praticano le loro cure e aver quindi definito “le cinque sette dei medici”, ovvero le cinque modalità attraverso cui è possibile operare una terapia, Paracelso descrive in modo organico e sistematico la sua visione della malattia e delle cause per cui essa può manifestarsi, giungendo infine a spiegarne il significato più profondo.
Le radici alchemiche del suo pensiero descrivono una visione dell’uomo e del mondo di sconcertante attualità e la concezione olistica della cura e del processo di guarigione che ispira tutta l’opera può ancora oggi essere di grande aiuto per la comprensione di sé e del significato che è da attribuirsi al prendersi cura dell’altro.
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Fondamenti di Spagyria, Carlo Conti – Edizioni Enea
La visione olistica dell’uomo e dell’intero creato ha radici tanto profonde che ci riportano a un passato remoto, quando arte, scienza, filosofia e spiritualità, anziché essere vissute e teorizzate quali dimensioni contrastanti e antitetiche, erano riconosciute come aspetti complementari e necessari alla nostra ricchezza.
Questo approccio conoscitivo, e le particolari modalità operative attraverso cui veniva praticato, costituirono allora, e ancor oggi costituiscono, la struttura portante dell’alchimia e, in quanto sua specifica espressione in senso terapeutico, della stessa spagyria.
Il principio di questa arte consiste infatti nel giungere a “conoscere la marcia del cuore, conoscere il cuore” della persona per poterla sostenere nel suo percorso di crescita e di guarigione, valutazione possibile quindi solo in virtù della comprensione della sua interiorità e grazie alla chiara visione del “cielo interiore” che la contraddistingue, in cui le forze di cui siamo costituiti compiono i loro movimenti e svolgono le loro funzioni in analogia con le corrispondenti presenze celesti.
In pieno disaccordo con le insidiose “sirene” che a livello culturale vanificano l’attenzione di chi avverte l’insufficienza e i limiti della mentalità attuale, prospettando l’abbandono acritico a sedicenti pratiche misteriosofiche che distraggono da un possibile e necessario percorso di consapevolezza, il testo si propone, attraverso un’esposizione organica della disciplina, di fornire le basi conoscitive e le indicazioni necessarie per iniziare a praticare quest’arte, questa filosofia e questa scienza che racchiude in sé, a tutti gli effetti, la feconda attualità dell’antica medicina energetica delle civiltà del Mediterraneo.